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"La Calabria è da lunghissimo tempo oggetto di una narrazione che la rende incomprensibile. Non si capisce più quale sia l'origine dei suoi problemi e dei suoi drammi, perché continua ad essere sempre in fondo alle classifiche dell'economia, della crescita, del vivere civile e sempre prima nelle classifiche dei primati negativi. Alla fine, in un delirio di distruzioni sistematiche e prive di spiegazioni, sembra restare in piedi una sola ipotesi: c'è una ragione antropologica al nostro essere terra irredimibile; come ci piace ripetere, resta in piedi soltanto la tesi che i calabresi siano una vil razza dannata". Sul filo di questa controversa affermazione si muove la riflessione lucida e amara di due grandi del giornalismo calabrese, Aldo Varano e Filippo Veltri.